La fame a volte fa fare cose straordinarie.— Carlo Cracco
La fame a volte fa fare cose straordinarie.
Le mie non sono ricette elaboratissime ma sono caratterizzate da freschezza, tipicità e diversità: tutte qualità della cucina italiana, che è veramente unica.
Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi.
Leggo, per quanto è possibile, soltanto ciò di cui ho fame, nel momento in cui ne ho fame, e allora non leggo: mi nutro.
La fame non ha pretese: basta sedarla; come, non ha importanza.
La voce della coscienza e dell'onore è ben debole quando le budella urlano.
La fame viene e scompare... Ma la dignità, una volta persa, non torna mai più.
Uno stomaco pieno è un grande aiuto per la poesia, e a dire il vero, nessun sentimento di nessun genere potrebbereggersi su uno stomaco vuoto.
Tre malattie vi erano anticamente: il desiderio, la fame e la vecchiaia; dal macello del bestiame altre novantotto ne conseguirono.
Il problema del mangiare cibo italiano è che, dopo cinque o sei giorni, hai fame di nuovo.
L'immaginazione può creare la fame e la sete, produrre secrezioni anormali e causare malattie.
Il divismo è finito negli Anni Cinquanta e nacque dopo la guerra perché c'era la fame e la gente voleva sognare un mondo che non era la realtà. C'era un'ingenuità diversa da oggi.