Aspettare è ancora un'occupazione. È non aspettare niente che è terribile.— Cesare Pavese
Aspettare è ancora un'occupazione. È non aspettare niente che è terribile.
Il paziente nelle mani del dottore è come la società nelle mani del salvatore eroe o partito.
Ogni critico è propriamente una donna nell'età critica, astioso e refoulé.
Tànatos. Che per nascere occorra morire, lo sanno anche gli uomini. Non lo sanno gli olimpici. Se lo sono scordato. Loro durano in un mondo che passa. Non esistono: sono. Ogni loro capriccio è una legge fatale. Per esprimere un fiore distruggono un uomo.
Si fa l'elemosina, per levarsi d'innanzi il miserabile che la chiede.
Le uniche donne che vale la pena di sposare, sono quelle che non ci si può fidare a sposare.
Ogni evento che si è aspettato a lungo, giunge più sopportabile.
Non contare i tuoi polli prima che siano usciti dall'uovo.
Il problema non è quanto aspetti, ma chi aspetti.
E se dicessi "Non aspetterò?". Se rompessi il cancello della carne, e riuscissi a fuggire sino a te!
Sapere che non si ha più alcuna speranza non impedisce di continuare ad aspettare.
È strano come la gente che ti aspetta spicchi molto meno della gente che tu stai aspettando.
Un mezzo sicuro per irritare la gente e metterle in testa pensieri cattivi è quello di farla aspettare a lungo. Ciò rende immorali.