L'ignorante non si conosce mica dal lavoro che fa ma da come lo fa.— Cesare Pavese
L'ignorante non si conosce mica dal lavoro che fa ma da come lo fa.
È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno.
La gente di questi paesi è di un tatto e di una cortesia che hanno una sola spiegazione: qui una volta la civiltà era greca.
Ognuno trasogna fra sé,tanto sa che nell'alba spalancherà gli occhi.
Questo è l'ostacolo, la crosta da rompere: la solitudine dell'uomo, di noi e degli altri.
La ricchezza della vita è fatta di ricordi, dimenticati.
Nulla al mondo è più pericoloso che un'ignoranza sincera ed una stupidità coscienziosa.
C'è un'ignoranza da analfabeti e un'ignoranza da dottori.
Gli ignoranti dall'esteriorità giudicano l'interiorità.
Il nemico numero uno dell'umanità è l'Ignoranza: un male perfettamente curabile.
L'audacia è figlia dell'ignoranza.
Non ci rendiamo conto che la vera povertà è rappresentata dall'ignoranza, in quanto a stabilire le differenze sociali non sono i soldi, ma la cultura che si ha e quella che non si ha.
L'uomo risponde della propria ignoranza.
Dio si conosce meglio nell'ignoranza.
L'ignoranza non è innocenza, ma peccato.
La vanità della scienza comune può essere veduta da una scienza superiore; non mai dall'ignoranza.