Chi nega la ragion delle cose, pubblica la sua ignoranza.— Leonardo da Vinci
Chi nega la ragion delle cose, pubblica la sua ignoranza.
Quando avrai provato l'emozione del volo,una volta a Terra camminerai con lo sguardo rivolto verso il cielo perchè la sei stato e la agogni a ritornare.
Chi vol essere ricco in un dì è impiccato in un anno.
Non è laudabile quel pittore che non fa bene se non una cosa sola, come un nudo, testa, panni, o animali, o paesi, o simili particolari, imperocché non è sí grosso ingegno, che voltatosi ad una cosa sola, e quella sempre messa in opera, non la faccia bene.
Il pittore che ritrae per pratica e giudizio d'occhio sanza ragione è come lo specchio, che in sé imita tutte le a sé contrapposte cose, sanza cognizione d'esse.
Il foco è da esser messo per consumatore d'ogni sofistico e scopritore e dimostratore di verità, perché lui è luce, scacciatore delle tenebre occultatrici d'ogni essenzia.
L'ignoranza è come un delicato frutto esotico. Basta toccarlo perché la freschezza scompaia.
L'ignoranza non sarebbe l'ignoranza, se non si reputasse da più che la scienza.
Bisogna smettere di dire che il prossimo è stupido, maleducato o ignorante: di solito è tutte e tre le cose.
L'ignorante non si conosce mica dal lavoro che fa ma da come lo fa.
Un uomo diventa saggio solo quando inizia a calcolare l'approssimativa profondità della sua ignoranza.
Il provincialismo è qualcosa di più dell'ignoranza. È ignoranza più una volontà di uniformità.
Essere ignoranti della propria ignoranza è la maledizione dell'ignorante.
L'ignoranza può essere sublime, ma è sempre perdente e conduce verso la catastrofe.
Il regno della mia mente è infangato dall'ignoranza. Con le piogge incessanti della scrupolosa autodisciplina, possa io rimuovere dalle città della mia negligenza spirituale gli annosi detriti dell'illusione.
Un uomo che crede che tutto può essere spiegato dalla scienza è altrettanto ignorante come qualcuno che crede che tutto può essere spiegato dalla religione.