Se potessi stringermi in una parola dormirei.— Cesare Zavattini
Se potessi stringermi in una parola dormirei.
La mia rabbia è la rabbia dei vecchi molto più forte di quella dei giovani: voglio conoscere me nel rapporto con gli altri, perché un vecchio ha tutti i dati necessari.
Un conto è demitizzare e un conto è demolire. Il problema è di scrivere atti di cultura per cui ogni uomo sia portato alla consapevolezza quotidiana di se stesso. E poi, creda, l'autobiografismo affrontato sul serio è uno dei pochi modi rimastici per conoscere gli altri.
L'arte, io non lo so se sia eterna o provvisoria, se la forma d'arte nella quale viviamo per molti secoli ci si sia connaturata come sangue, ma so che questa carica, che noi abbiamo oggi, è una carica di comprensione della vita.
L'azione è la grande novità del linguaggio: "Fare ciò che si sa". L'arte, sarà tanto più libera quanto più sarà antiletteraria.
Non riesco a dormire se non sono circondato da libri.
Dormirei poco, sognerei di più, essendo cosciente che per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce.
Sembri un orso ancora in letargo!
E chissà se si può capire che milioni di rose non profumano mica, se non sono i tuoi fiori a fiorire, se i tuoi occhi non mi fanno più dormire.
Togliti le preoccupazioni coi tuoi vestiti; così che il tuo riposo rafforzi il lavoro, e così il tuo lavoro addolcirà il resto.
O mostro orribile! Come è simile a un maiale nel suo sonno inebetito!
Tutti dicono che ho dormito con sette Miss Mondo. Peccato deluderli: sono state solo tre.
Ne il dormir supino, ne boccone è buon dormire, sì l'uno che l'altro è pericoloso, e nocivo alla respirazione.
Non bevo mai caffè dopo pranzo. Ho scoperto che mi tiene sveglio nel pomeriggio.
Abbiamo una sola vita. Perché sprecarla a dormire?