Se potessi stringermi in una parola dormirei.
L'azione è la grande novità del linguaggio: "Fare ciò che si sa". L'arte, sarà tanto più libera quanto più sarà antiletteraria.
L'arte, io non lo so se sia eterna o provvisoria, se la forma d'arte nella quale viviamo per molti secoli ci si sia connaturata come sangue, ma so che questa carica, che noi abbiamo oggi, è una carica di comprensione della vita.
Il mio sogno è questo: si alza il sipario, ci sta la sedia e ci sto io.
La mia rabbia è la rabbia dei vecchi molto più forte di quella dei giovani: voglio conoscere me nel rapporto con gli altri, perché un vecchio ha tutti i dati necessari.
Anche dormire è una forma di critica, specialmente a teatro.
Non combattere col cuscino, ma metti giù la testa e scaccia ogni preoccupazione fuori dal letto.
Non bisogna agire e parlare come dormenti.
Dimmi James, dormi sempre con la pistola sotto il cuscino?
Per essere felici, bisogna dormire molto e defecare bene. L'insonne e suo cugino lo stitico, sono i dannati della terra.
Le notti in cui abbiamo dormito è come se non fossero mai esistite. Restano nella memoria solo quelle in cui non abbiamo chiuso occhio: notte vuol dire notte insonne.
Grandi mangiatori e grandi dormitori sono incapaci di qualsiasi altra cosa che sia grande.
Non è questione di coraggio. E' che preferisco dormire. E sognare. Già: e sognare.
Amare al buio, dormire al sole, mangiare in silenzio: tre sciocchezze.
Gli insonni non dormono perché si preoccupano, e si preoccupano perché non dormono.