Se potessi stringermi in una parola dormirei.— Cesare Zavattini
Se potessi stringermi in una parola dormirei.
L'azione è la grande novità del linguaggio: "Fare ciò che si sa". L'arte, sarà tanto più libera quanto più sarà antiletteraria.
La casa è il luogo entro il quale ci rifugiamo per paura del mondo che è fuori di noi.
Un conto è demitizzare e un conto è demolire. Il problema è di scrivere atti di cultura per cui ogni uomo sia portato alla consapevolezza quotidiana di se stesso. E poi, creda, l'autobiografismo affrontato sul serio è uno dei pochi modi rimastici per conoscere gli altri.
Il mio sogno è questo: si alza il sipario, ci sta la sedia e ci sto io.
Questa volta o li dormiamo o ci dormono.
È una strana cosa il letto, questa imitazione di tomba, ove adagiamo le membra stanche, e sprofondiamo quietamente nel silenzio e nel riposo.
E chissà se si può capire che milioni di rose non profumano mica, se non sono i tuoi fiori a fiorire, se i tuoi occhi non mi fanno più dormire.
Se la morte è assenza totale di sensazioni, come se si dormisse un sonno senza sogni, oh, essa sarebbe un guadagno meraviglioso.
Il dormire in un luogo da ogni parte ferrato con del fuoco non è senza pericolo: e quanto più è gagliardo il calore, tanto si è peggio.
La vita è qualcosa che ti accade quando non riesci ad addormentarti.
Chi ha avuto una volta la reputazione di uno che si alza presto la mattina può permettersi di alzarsi a mezzogiorno.
Val più il dormir quieto, senza affanni di cuore, di tutti i divertimenti del mondo.
Se nel sonno la coscienza si addormenta, nel sogno l'esistenza si sveglia.
Riposa Zion, dormi una notte tranquilla.