Le nazioni hanno grandi uomini soltanto loro malgrado.— Charles Baudelaire
Le nazioni hanno grandi uomini soltanto loro malgrado.
Dopo un'orgia ci si sente sempre più soli, più abbandonati.
Ogni giornale, dalla prima all'ultima riga, non è che un tessuto di orrori. Non capisco come una mano pura possa toccare un giornale senza una convulsione di disgusto.
Il poeta è simile al principe delle nubi che sfida la tempesta e ride dell'arciere; esiliato sulla terra in mezzo agli schiamazzi, le sue ali di gigante gli impediscono di camminare.
Questa vita è un ospedale in cui ogni paziente è posseduto dal desiderio di cambiare letto.
Quel che non è leggermente difforme ha un aspetto insensibile, ne deriva che l'irregolarità, ossia l'imprevisto, la sorpresa, lo stupore sono una parte essenziale e la caratteristica della bellezza.
Ciò che realmente conta è la piccola minoranza di uomini che creano opere d'arte o di pensiero, i fondatori di religioni e i grandi uomini di Stato. Sono questi pochi individui eccezionali che ci permettono di farci un'idea della vera grandezza dell'uomo.
Il desiderio della grandezza è un peccato divino.
Niente fini, niente grandezza.
Non v'è grandezza dove non vi sono semplicità, bontà e verità.
Grande dovrebbe essere considerato (qualunque mediocrità contenga) tutto ciò che è capace di suscitare intensa emozione nella mente o nei cuori di quelli che sono innegabilmente grandi.
La mia formula per la grandezza dell'uomo è amor fati: non volere nulla di diverso, né dietro né davanti a sé, per tutta l'eternità.
Edizioni economiche di grandi libri possono essere deliziose, ma edizioni economiche di grandi uomini sono assolutamente detestabili.
La vera grandezza consiste nell'essere grandi nelle piccole cose.
La prova principale della vera grandezza di un uomo è la sua percezione della propria piccolezza.
È facile farsi grande di una grandezza latente.