Agli scrittori piace soltanto la puzza dei propri stronzi.— Charles Bukowski
Agli scrittori piace soltanto la puzza dei propri stronzi.
L'anima dell'uomo ha radici nello stomaco. Chiunque scrive molto meglio dopo una bistecca di manzo e una pinta di whiskey che non dopo una tavoletta di cioccolata da cinque cents. Il mito dell'artista morto di fame è una balla.
L'amore si rinsecchisce, pensai tornando verso il bagno, anche più velocemente dello sperma.
Non essere giù perché la tua donna ti ha lasciato: ne troverai un'altra e ti lascerà anche quella.
Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; e se non succede niente si beve per far succedere qualcosa.
È impossibile scrivere in pace se quello che si scrive vale qualcosa.
Alcuni scrittori per scrivere hanno bisogno della vena. Altri dell'avena.
Lo scrittore deve considerare i suoi vecchi testi quali altri testi, che egli riprende, cita o deforma, come farebbe di una moltitudine di altri segni.
Lo scopo di ogni scrittore: comunicare un'impressione che non si potrà più dimenticare.
Se non esistesse l'adulterio, che fine farebbe l'immaginazione degli scrittori?
Nessun uomo andrebbe mai a cercarsi una scrittrice. Sono come i debiti. Passano le giornate a sognare invece di cucinare. Pensano ai libri invece che ai bambini. Si dimenticano di pulire la casa.
L'esperienza da Scrittore mi ha insegnato che l'esperienza che hai fatto con i cattivi è ancora niente rispetto all'esperienza cui potresti andare incontro con i buoni.
Gli scrittori dovrebbero scrivere i libri come se dovessero essere decapitati il giorno che l'hanno finito.
Se lo scrittore non racconta la realtà viene accusato di guardare solo il suo ombelico, se la racconta gli dicono che denigra.
I buoni scrittori toccano spesso la vita. I mediocri la sfiorano con una mano fuggevole. I cattivi scrittori la sforzano e l'abbandonano.
La professione di scrivere libri fa apparire le corse dei cavalli un'attività solida, stabile.