Niente che sia nuovo è perfetto.
Ogni uomo può dire quante oche o quante pecore possiede, ma non quanti amici.
Una mente senza istruzione non può dare i suoi frutti più di quanto non possa un campo, comunque fertile, senza coltivazione.
Chi osa chiedere all'amico qualsiasi favore, con la sua stessa richiesta ammette di esser pronto a tutto per l'altro.
L'amicizia migliora la felicità e abbatte l'infelicità, col raddoppiare della nostra gioia e col dividere il nostro dolore.
E non c'è nessun individuo di nessun popolo che, se guidato dalla natura, non possa pervenire alla virtù.
Quando l'umanità si è evoluta con successo in un suo ramo, questa sua perfezione selettiva rischia di farsi ingiusta, si evidenza rispetto all'insieme, alla media, come decadente e finisce come in un vicolo cieco biologico o viene travolta dai più forti.
Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti o che non hanno mai inciampato. La loro virtù è inanimata e non ha gran valore. A loro non si è svelata la bellezza della vita.
Chi trascura la musica ignora l'approccio del sublime.
La vita era un processo di distruzione, la disintegrazione di qualcosa che all'inizio è perfetto.
Vivere significa sempre tendere in avanti, verso l'alto, verso la perfezione, e raggiungerla.
L'amore divino, l'amore della vera amicizia consiste nel desiderare la perfezione per la persona che amate, e nel provare un sentimento di pura gioia quando pensate alla sua anima.
La perfezione è ciò che le donne americane si aspettano di trovare nei loro mariti... ma le donne inglesi sperano solo di trovarla nei loro maggiordomi.
Le idee politiche (e religiose) che vogliono rendere gli uomini perfetti e felici sono la premessa dell'inferno sulla terra.
Alcuni si ritengono perfetti unicamente perchè sono meno esigenti nei propri confronti.
Le parole adempimento, perfezione, contengono in sè la parola fine.