Ho voluto la perfezione e ho rovinato quello che andava bene.— Claude Monet
Ho voluto la perfezione e ho rovinato quello che andava bene.
Sono costretto a continue trasformazioni, perché tutto cresce e rinverdisce. A forza di trasformazioni, io seguo la natura senza poterla afferrare, e poi questo fiume che scende, risale, un giorno verde, poi giallo, oggi pomeriggio asciutto e domani sarà un torrente.
Seguo la natura senza poterla afferrare; questo fiume scende, risale, un giorno verde, poi giallo, oggi pomeriggio asciutto e domani sarà un torrente.
Ogni colore che noi vediamo nasce dall'influenza del suo vicino.
Io dipingo come un uccello canta.
A un monaco che seguiva con difficoltà la strada della perfezione, un anziano disse: Chi vuole il miele deve avere il coraggio di affrontare le api.
Se fosse vero che le sofferenze rendono migliori, l'umanità avrebbe raggiunto la perfezione.
L'anima che vuole salire sul monte della perfezione deve rinunciare a tutte le cose.
In Dio si trovano le perfezioni di tutte le cose.
Il nostro era un abbraccio perfetto, sincronico, completo. Tra due corpi abituati a stringersi. E a farlo con intimità. Impossibile se non ci si conosce, se non c'è feeling.
Se avessi un po' di umiltà, sarei perfetto.
C'è il pericolo di cambiare troppo nella ricerca della perfezione.
Non sono Mister Perfezione né ho mai desiderato esserlo. Non ho mai vissuto una vita "normale" secondo i canoni convenzionali: nemmeno un giorno in 37 anni. Mi sento speciale, nel bene e nel male. E so che, se non avessi la forza per reggerle, certe cose non mi succederebbero.
In una vita il momento di perfezione è molto breve.
Le parole adempimento, perfezione, contengono in sè la parola fine.