Dio maledica le parole, che mettono in moto cose più grandi di loro, e cose brutte.— Claudio Magris
Dio maledica le parole, che mettono in moto cose più grandi di loro, e cose brutte.
Chi ostenta, con aria di superiorità, la propria ignoranza di cose, norme e forme, lasciando ad intendere che ciò assicuri una fine sensibilità, è quasi sempre un cuore ottuso e arido, incapace di interessarsi al mondo e agli altri.
L'amore è una guerra in cui bisogna essere armati.
Non è mai una sola persona, bensì una pluralità sia pure ristretta di persone variamente amate a farci crescere e maturare; e lo stesso vale per i luoghi e per le parole poetiche.
Ogni valore umano si basa sul superamento della sfera privata.
La Storia è una crosta di sangue.
Perchè tu mi oda le mie parole a volte si assottigliano come le orme dei gabbiani sulle spiagge.
In definitiva, le parole sono tutto quello che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste, con la punteggiatura nei posti giusti in modo che possano dire quello che devono dire nel modo migliore.
Le parole giuste al posto giusto, fanno la vera definizione dello stile.
Le parole possono ferire o spezzare il cuore, e anche l'anima. Non lasciano lividi, non rompono le ossa; perciò, per chi fa male con le parole non c'è la prigione.
Le parole volano gli scritti anche.
La parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire dalle labbra, e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo.
Originariamente le parole erano magie e, ancor oggi, la parola ha conservato molto del suo antico potere magico.
A chi l'usa senza conoscerne l'origine, una parola può scoppiare in mano, come una rivoltella maneggiata da un bambino.
Ammazza più la gola che la spada.
Parole. Così innocenti e lievi quando stanno in un dizionario, quanto potenti nel bene e nel male si trasformano nelle mani di chi sa combinarle.