Per governare bisogna saper conoscere gli uomini.— Claudio Magris
Per governare bisogna saper conoscere gli uomini.
Chiedere perdono è più difficile che perdonare, gesto che dà il conforto di sentirsi magnanimi e superiori all'altro.
La dimensione più autentica dei valori è quella che li vede non declamati o sbandierati, bensì calati nell'esistenza quotidiana, vissuti a fondo e tradotti nel modo di essere e di operare.
Forse non saremo veramente salvi finché non impareremo a sentire, con una concretezza quasi fisica, che ogni nazione è destinata ad avere la sua ora e che non ci sono, in senso assoluto, civiltà maggiori o minori, bensì un succedersi di stagioni e fioriture.
I grandi umoristi e i grandi comici, da Cervantes a Sterne o a Buster Keaton, fanno ridere della miseria umana perché la scorgono in primo luogo in se stessi, e questo riso implacabile implica un'intelligenza amorosa del comune destino.
È il livello dell'esistenza di ogni giorno che ci fa vivere bene o male, non l'iniziativa d'eccezione.
Lo spirito di resistenza al governo è così prezioso che in certe occasioni mi auguro che sia sempre tenuto vivo.
Il primo dovere per un governo è di garantire che la gente abbia cibo, carburante e vestiti. Il secondo, che abbiano i mezzi per un'educazione morale ed intellettuale.
È necessario preferire la sovranità della legge a quella di uno dei suoi cittadini.
La società è prodotta dai nostri bisogni, e il governo dalle nostre debolezze.
La cosa meravigliosa che si nota nel corso della storia è la pazienza con la quale uomini e donne si sottomettono ai fardelli inutilmente imposti su di loro dai loro governi.
Il governo è indifferente ai bisogni degli uomini bassi. Sotto i 170 cm.
I governi sono le vele, il popolo è il vento, lo stato è l'imbarcazione, il tempo è il mare.
Un governo di leggi senza uomini è visionario quanto un governo di uomini senza leggi.
Punto a far lavorare il governo, non a farlo cadere. Enrico ci ha chiesto un patto di coalizione e io sono d'accordo.
Circa il governare non v'ha pur troppo che due partiti veramente savi, o astenersi dal governo, sia pubblico sia privato, o amministrarlo totalmente a vantaggio proprio e non de' governati.