Tutti si pentono quando non serve più.— Claudio Magris
Tutti si pentono quando non serve più.
Il tentativo di capire il mondo e la vita e di inquadrarli in un ordine non rigido né dogmatico è una delle più grandi manifestazioni della libertà.
Fare il proprio dovere, non esagerare, opporre la pazienza all'angoscia della storia e della vita.
Aiutare vuol dire ascoltare l'altro, seguirlo nei suoi labirinti senza smarrire la propria strada, assecondarlo senza debolezza e correggerlo senza astio, immedesimandosi con i suoi fantasmi senza perdere i propri, saper offrirgli l'altra guancia o dargli un ceffone, a seconda dei casi.
La confusione della piazza è, come sempre, un riflesso della confusione della reggia.
La verità è una, chiara e semplice, come sempre.
Pentimento. Un sentimento che di rado turba la gente, almeno finché le cose non cominciano ad andare male.
Ci si consola oggigiorno non con la penitenza, ma col divertimento. Il pentimento non è più di moda.
Non ho mai vissuto per pentirmi delle cose che ho detto.
Non mi pento di nulla nella mia vita, eccetto di quello che non ho fatto.
L'innocenza è veneranda, ma quanto lo è pure il pentimento!
Non pentirti di qualcosa che hai fatto, se quando l'hai fatta eri felice.
Quando le cose sono ormai successe è inutile pentirsi.
L'inizio del pentimento è l'inizio di una nuova vita.
Molti vedono la virtù più nel pentimento dei falli commessi che nel fatto di evitarli.
Se ho fatto una sola cosa buona nella mia vita, me ne pento dal profondo del mio cuore.