Il nemico della libertà è la falsa universalità.— Claudio Magris
Il nemico della libertà è la falsa universalità.
Uomini e popoli sono frumento per la storia che li macina, al momento fa male e per terra restano macchie di sangue, poi si ascigugano e il pane che viene fuori è buono.
Per governare bisogna saper conoscere gli uomini.
Il cinismo è una sorta di fratello cattivo del disincanto.
Nietzsche ha intuito il ruolo che la disciplina esercita nella formazione di un'autonomia di giudizio.
Chiedere perdono è più difficile che perdonare, gesto che dà il conforto di sentirsi magnanimi e superiori all'altro.
Come le altre semplici astrazioni, non si può trovare la libertà in astratto.
Il nome della libertà riconquistata è dolce a sentirsi.
La libertà non è fine a se stessa; essa è autentica solo quando viene posta al servizio della verità, della solidarietà e della pace.
La libertà corre gravi pericoli a causa di inganni e tradimenti.
La religione e il clero sono state e forse resteranno, ancora per lungo tempo, tra i più importanti nemici del progresso e della libertà.
Tranne pochi spiriti capaci di libertà, quasi tutti riusciamo a non vedere ciò che non vogliamo vedere, e ci rendiamo colpevoli, in un'assurda buona fede che non ci salverà ma che ci verrà imputata come un'aggravante.
Per me libertà e giustizia sociale, che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà.
La libertà è la facoltà dell'Uomo di valersi di tutte le sue forze morali e fisiche come gli piace, colla sola limitazione di non impedir agli altri di far lo stesso.
Ho cercato la libertà, più che la potenza, e questa solo perché, in parte, assecondava la prima.
Se la libertà significa qualcosa, allora significa il diritto di dire alla gente cose che non vogliono sentire.