Bisogna essere desiderosi di ascoltare, e non chiacchieroni.
L'ateo non ha altro criterio del vero che i sensi; non altra esistenza che la propria; non altro bene al di fuori di sé; non altri doveri che verso sé medesimo.
Non ridere alle battute di chi prende in giro la gente, poiché sarai detestato da coloro che vengono presi in giro.
Con la donna non cadere né in dimostrazioni d'affetto né d'ira, alla presenza d'estranei; ché nell'un caso si dà prova di stoltezza, nell'altro di pazzia.
Quando le cose ti vanno bene, non essere superbo; quando ti vanno male, non avvilirti.
Quando la fortuna è favorevole non conviene insuperbirsi, né lasciarsi opprimere quando ci volta le spalle.
Non temere mai di dire cose insensate, ma ascoltale bene quando le dici.
Se la gente si ascoltasse di più, parlerebbe di meno.
Gli dei hanno dato agli uomini due orecchie e una bocca per poter ascoltare il doppio e parlare la metà.
Come sentiamo, così vogliamo essere sentiti.
L'uomo che ascolta è il nemico naturale di colui che parla.
Se non si è ancora stati bastonati a sufficienza, e se non si è sofferto abbastanza, c'è anche un altro modo per svegliarsi: ascoltare.
Quando la gente parla, ascolta tutto. Molte persone non ascoltano mai.
Presta a tutti il tuo orecchio, a pochi la tua voce.
Quando ascoltiamo qualcuno, ascoltiamo sempre il discorso di due persone: quello del nostro interlocutore e quello che noi facciamo a noi stessi mentre ascoltiamo.