La poesia presuppone tutto il trivio, il quadrivio, e tutta la filosofia, e il sapere umano e divino, e tutte le scienze.
Poesia è malattia.
La mia poesia bisogna ch'io la tenga nascosta in fondo al cuore, per me, per piangere solo, per pregar solo, per disperare solo!
I poeti son vecchi signori che mangian le stelle distesi sui prati delle loro ville. E s'inventano zingare e more per farsi credibili agli occhi del mondo col loro dolore.
Un poesia è, o dovrebbe essere, un tratto impermeabile del fiume che sta scorrendo in tutte le direzioni, e tutte le immagini in conflitto entro di esso dovrebbero essere riconciliate per quel breve fermarsi del tempo.
È sempre arduo realizzare una vocazione poetica, ma come può essere più difficile per una "donna di casa"!
Conviene al poeta ch'egli stesso sia casto e pio, ma non occorre che tali siano i suoi versi.
Un poeta che legge i suoi versi in pubblico può avere altre abitudini infami.
Il poeta è dall'ispirazione allacciato e padroneggiato sì forte, da non saper bene sottomettersi all'arte ed alla meditazione.
La poesia, che non è un'arte di arrangiare fiori, ma urgenza di afferrarsi a un bordo nella tempesta.
Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere.