L'amore è per il bambino come il sole per i fiori; non gli basta cibarsene: ha bisogno di carezze per essere buono ed essere forte.

Concepción Arenal
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La nostra interpretazione

L’immagine del bambino avvicinato al fiore e dell’amore accostato al sole mette in rilievo quanto l’affetto sia una condizione vitale, non un semplice ornamento dell’esistenza. Un piccolo non cresce solo con il nutrimento materiale o con la soddisfazione dei bisogni primari: per diventare una persona equilibrata, fiduciosa e capace di bontà, necessita di un clima affettivo caldo, costante, fatto di contatto, dolcezza e gesti concreti di vicinanza. L’amore non è quindi un’emozione astratta, ma una presenza che si manifesta in attenzioni tangibili, nel modo in cui un adulto guarda, ascolta, consola e sostiene. La cura ricevuta plasma la struttura interiore: un bambino che si sente accolto sviluppa forza morale, senso di valore personale e capacità di donarsi agli altri. Senza questa luce affettiva, anche la migliore educazione intellettuale rimane incompleta, come un fiore che, pur piantato in un buon terreno, non riesce ad aprirsi. La qualità delle carezze, intese come simbolo di un amore tenero e rispettoso, diventa allora il fondamento su cui si edificano sia la bontà che la resilienza. In questo modo, la crescita non è solo sopravvivenza, ma fioritura piena dell’essere.