Abbiamo due vite: la seconda inizia quando ci accorgiamo di averne una sola.
Le stelle sono buchi nel cielo da cui filtra la luce dell'infinito.
Chi vede il giusto e non lo fa è senza coraggio.
È nel momento più freddo dell'anno che il pino e il cipresso, ultimi a perdere le foglie, rivelano la loro tenacia.
Poiché vogliamo insegnare agli altri la via della virtù, incominciamo dall'entrarvi noi medesimi, e ci seguiranno.
La sapienza procura a chi la coltiva il godimento dei veri beni; essa sola dovrebb'essere lo scopo de' nostri voti, ma le passioni la contrariano, i vìzi la maltrattano, e tutti gli aditi le sono chiusi.
In nome della madre s'inaugura la vita.
La vita non farà che darti lezioni, giorno dopo giorno, finché campi. E dalle lezioni bisogna imparare no?
La vita dell'uomo è confinata nella solitudine, nella povertà, nella sporcizia, nella brutalità e infine la durata della vita è alquanto breve.
Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni.
Verso la fine si avverte che alla vita umana manca quello che nella scrittura è il Post Scriptum. È questa imperfezione della vita che la rende insoddisfacente e inaffidabile.
Non è vero che nella tua vita non succede nulla... è che guardi dalla parte sbagliata.
Tutto nella vita è questione di scelte. Si inizia con "Ciucciotto o capezzolo?", e si finisce con "Quercia o abete?".
Guardare la vita in faccia sempre, guardare la vita in faccia e conoscerla per quel che è. Al fine conoscerla, amarla per quel che è, e poi metterla da parte.
L'uso e la pratica della vita finiscono d'invilire gli animi naturalmente vili, e finiscono di nobilitare gli animi naturalmente nobili.
Si vive una volta sola. Ma se lo fai bene, una volta è abbastanza.