Commettere un errore e non correggersi: ecco il vero errore.— Confucio
Commettere un errore e non correggersi: ecco il vero errore.
Il maestro disse: Chi si modera, raramente si perde.
Chi non cambia è solo il saggio più elevato o lo sciocco più ignorante.
Il saggio non schiaccia gli altri con la sua superiorità; non li umilia mettendo in rilievo la loro incapacità.
Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua.
Abbiamo due vite: la seconda inizia quando ci accorgiamo di averne una sola.
La consapevolezza dell'insania di un amore non ha mai preservato nessuno da tale malattia.
Il tempo (si sa) a volte vola come un uccello, a volte striscia come un verme: ma l'uomo sta particolarmente bene quando non si accorge nemmeno se passa veloce o lento.
Nella nostra vita mentale i processi consci costituiscono solo una piccola parte.
Che dobbiamo morire, lo sappiamo; non è che l'ora ed i residui giorni che gli uomini si curano di sapere.
Le persone portano il peso del loro destino, come se nella parte che non possono vedere di se stesse si addensassero tutte le sofferenze, i pensieri, le speranze individuali.
Solo ai villeggianti Iddio ha dato la facoltà d'intendere le bellezze della natura, la restante umanità invece, per quanto riguarda queste bellezze, ristagna nella più profonda ignoranza.
Essere autentico significa accettare di vedere che si è, ciò che non si è, e non ciò che si immagina di essere osservando il proprio personaggio in uno specchio.
Pirchì non si pò campare per anni e anni e anni con una pirsona accanoscennola di dintra e di fora, senza avvirtiri che in questa pirsona è avvinuto un qualichi cangiamento.
Il vero luogo natio è quello dove per la prima volta si è posato uno sguardo consapevole su sé stessi: la mia prima patria sono stati i libri.
La nostra stessa consapevolezza della nostra esistenza impone regole che selezionano, tra tutti i possibili ambienti, soltanto quelli con caratteristiche che consentono la vita.