Commettere un errore e non correggersi: ecco il vero errore.— Confucio
Commettere un errore e non correggersi: ecco il vero errore.
L'uomo che è detestato a quarant'anni, lo resterà tutta la vita.
Due sole categorie sfuggono a ogni cambiamento: i più saggi e i più stupidi.
Colui che è capace di sorridere quando tutto va male, è perché già ha pensato a chi dare la colpa.
A quindici anni mi impegnai a imparare; a trenta sapevo reggermi in piedi; a quaranta non ebbi più dubbi; a cinquanta conobbi la volontà del Cielo; a sessanta il mio orecchio si fece obbediente; a settanta posso seguire i desideri dell'animo senza infrangere le regole.
Chi non cambia è solo il saggio più elevato o lo sciocco più ignorante.
Mi chiedo da solo: non me ne potevo accorgere per conto mio di esserci? Pare di no. Pare che ci vuole un'altra persona che avvisa.
Devi andare il più possibile in profondità nella consapevolezza. Allora nessuno potrà illuderti poiché allora non vedrai l'apparenza, ma la realtà.
L'esperienza è una fiamma che non illumina se non bruciando.
L'uomo non sta in nessun posto. Perché qua non è un posto, e io sono qua per testimoniarlo.
La televisione permea le nostre vite e non ci rendiamo conto di quanto potere abbia.
Faccio parte della cultura del consumismo.
Anche in una prigione si può trovare ampiezza e pienezza di vita.
Ho commesso alcuni errori, ma non sono stato un vigliacco. Ho vissuto appieno la vita e mi sono prodigato in ogni mia azione.
Forse siamo delle marionette - delle marionette controllate dai vincoli della società. Ma almeno siamo marionette dotate di percezione, di consapevolezza. E forse la nostra consapevolezza è il primo passo verso la nostra liberazione.
Alcune cose ci sfuggono perché sono così impercettibili che le trascuriamo. Ma altre non le vediamo proprio perché sono enormi.