Sii padrone di te stesso, e commetterai pochi errori.
Il nucleo della conoscenza è questo: se la possiedi, applicala; se non la possiedi, confessa la tua ignoranza.
Parlare lungo la via di quanto si è udito per strada, significa gettare la virtù.
È nel momento più freddo dell'anno che il pino e il cipresso, ultimi a perdere le foglie, rivelano la loro tenacia.
Non ti crucciare di non essere conosciuto; preoccupati piuttosto di rendertene degno.
Sinché un uomo gode della vita, nulla deve disperare: può ad un tratto passare dal più profondo dolore alla massima gioia; dalla massima disgrazia alla più alta felicità.
Un uomo di genio non fa errori. I suoi errori sono voluti e sono portali di scoperta.
Chi mai vorrà cacciar via un errore che lui stesso ha messo al mondo, per sostituirlo con una verità adottata?
Facile a scorgere è l'errore altrui, difficile è, invece, il proprio.
Oggi la maggioranza della gente muore di un deprimente buon senso e scopre, quando è troppo tardi, che l'unica cosa di cui non ci si pente mai sono i propri errori.
Chi evita l'errore elude la vita.
Il poeta può sopportare tutto, tranne un errore di stampa.
Fare errori è naturale, andarsene senza averli compresi vanifica il senso di una vita.
Meglio un errore fatto da sé, che una verità fatta dagli altri.
L'errore di opinione si può tollerare, quando la ragione è lasciata libera di combatterlo.
Gli errori, come pagliuzze, galleggiano sulla superficie: chi cerca perle deve tuffarsi nel profondo.
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