L'amor che move il sole e l'altre stelle.
Allor fu la paura un poco queta che nel lago del cor m'era dutata la notte ch'i' passai con tanta pièta.
La bocca mi baciò tutto tremante.Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:quel giorno più non vi leggemmo avante.
Oh vana gloria de l'umane posse! com' poco verde in su la cima dura, se non è giunta da l'etati grosse! [...] Non è il mondan romore altro ch'un fiato di vento, ch'or vien quinci e or vien quindi, e muta nome perché muta lato.
Non ragioniam di lor,ma guarda e passa.
Quale per li seren tranquilli e puri discorre ad ora ad or subito foco, movendo li occhi che stavan sicuri, e pare stella che tramuti loco, se non che dalla parte ond'el s'accende nulla sen perde, ed esso dura poco.
Ciò che c'è di pericoloso nell'amore è il fatto che è delitto nel quale non si può fare a meno di un complice.
Fra uomini e donne non può esserci amicizia. Vi può essere passione, ostilità, adorazione, amore, ma non amicizia.
Non si è mai troppo lontani per non trovarsi.
Non pensiamo che l'amore sia una cosa che brilla, ma una cosa che consuma; pensiamo che fare tutte le piccole cose per Dio ce lo fa amare altrettanto che il compiere grandi azioni.
Lascia che ti ami a modo mio, secondo il mio essere, coi segni originali che conosci. Non forzarmi mai, farò tutto.
Il mondo è rotondo e il luogo che può sembrare la fine può anche essere l'inizio.
L'amore non ammette di essere raccontato. Deve essere vissuto nella gioia: allora si diffonde da sé.
L'amore è un commercio tempestoso che finisce sempre con la bancarotta, e il curioso è che il disonorato è sempre il creditore.
Hai abbassato le difese, ti sei reso vulnerabile. Hai messo un tuo tesoro, fragile come un cristallo, nelle mani di un'altra persona. Fa molto male quando quella persona non lo accoglie.
Noi viviamo per dire sempre addio.
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