Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.— Dante Alighieri
Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.
Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!
Tale imperò che gentilezza[3]volse, secondo 'l suo parere, che fosse antica possession d'avere con reggimenti belli.
L'amor che move il sole e l'altre stelle.
La bocca mi baciò tutto tremante.Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:quel giorno più non vi leggemmo avante.
Ché volontà, se non vuol, non s'ammorza, ma fa come natura face in foco, se mille volte violenza il torza. Per che, s'ella si piega assai o poco, segue la forza.
L'uomo è incapace di vivere da solo, ed è incapace anche di vivere in società.
La maggior parte degli uomini in ultima analisi non ama e non brama di vivere se non per vivere. L'oggetto reale della vita è la vita e lo strascinare con gran fatica su e giù per una medesima strada un carro pesantissimo e vuoto.
Se per te è impossibile vivere solo, sei nato schiavo.
Davanti a uno che muore, la parola vivere suona oscena.
Vivere è ricordarsi.
Vale la pena di lottare solo per le cose senza le quali non vale la pena di vivere.
Si vive solo una volta, ma se lo si fa bene è sufficiente.
L'uomo che vive più a lungo e quello che vive meno, quando muoiono, perdono la stessa unica cosa.
Non posso farmi condizionare dalle regole. Io vivo le mie emozioni. C'è solo un vero piacere quello di vivere.
Dicevano gli argonauti che navigare è necessario, ma che non è necessario vivere. Noi, argonauti della sensibilità malata, diciamo che sentire è necessario, ma che non è necessario vivere.