Lume v'è dato a bene e a malizia.— Dante Alighieri
Lume v'è dato a bene e a malizia.
Veramente più volte appaion cose che danno a dubitar falsa matera per le vere ragion che son nascose.
Conviensi adunque essere prudente, cioè savio: e a ciò essere si richiede buona memoria delle vedute cose, e buona conoscenza delle presenti, e buona provvedenza delle future.
Quali dal vento le gonfiate vele caggiono avvolte, poi che l'alber fiacca, tal cadde a terra la fiera crudele.
Allor fu la paura un poco queta che nel lago del cor m'era dutata la notte ch'i' passai con tanta pièta.
Or superbite, e via col viso altero, figliuoli d'Eva, e non chinate il volto sì che veggiate il vostro mal sentero!
Vuoi sapere che cosa sia il vero bene o da dove venga? Te lo dirò: dalla buona coscienza, dagli onesti propositi, dalle rette azioni, dal disprezzo del caso, dal tranquillo e costante tenore di vita di chi segue sempre lo stesso cammino.
Non dà gioia il possesso di nessun bene, se non puoi dividerlo con altri.
È non solo più bello ma anche più piacevole fare il bene anziché riceverlo.
Talvolta, vogliamo essere indifferenti al bene che riceviamo d'alcuno. Anzi, accettiamo i suoi doni con una ironia crescente, che dissimuliamo molto bene. L'assiduità del donatore ci attedia, e non gli perdoniamo quando egli si dimentica di noi.
Si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene: e così si finirebbe anche a star meglio.
Assai più giova che i fervidi consigli, una grande prudenza ai grandi perigli.
Concepire il bene non basta; bisogna farlo vittorioso fra gli uomini.
Il bene nasce dal male come il male dal bene.
Per Bene intendo ogni genere di Gioia e qualunque cosa inoltre conduce ad essa e soprattutto ciò che soddisfa un desiderio, qualunque esso sia.
Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene.