È non solo più bello ma anche più piacevole fare il bene anziché riceverlo.— Epicuro
È non solo più bello ma anche più piacevole fare il bene anziché riceverlo.
La medesima persuasione che ci incoraggiò a credere che nessun male è eterno o lungamente duraturo ci fa anche ritenere che la sicurezza più grande che si attui nelle cose finite è quella dell'amicizia.
La vita di Epicuro, paragonata a quella di altri, sembra una leggenda per la sua mitezza e la sua autosufficienza.
La morte non è niente per noi. Ciò che si è dissolto non ha più sensibilità, e ciò che non ha sensibilità non è niente per noi.
Non si dà vita felice senza che sia intelligente, bella e giusta, né vita intelligente, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili.
Farà nulla il saggio di quanto è vietato dalle leggi, ove sappia di poter rimanere occulto?
Non intorbidare il bene presente col desiderio di quello che ti manca, ma considera che anche questo lo hai desiderato.
Il bene e il male sono i due sproni del mondo, e lo tengono in carreggiata. Se pungesse soltanto il male, il mondo perderebbe l'equilibrio e cadrebbe tutto da una parte. E così viceversa del bene.
Come nella speranza o in qualunque altra disposizione dell'animo nostro, il bene lontano è sempre maggiore del presente, così per l'ordinario nel timore è più terribile il male.
Chi è convinto di farci del bene spesso ci rovina.
Il bene pubblico è la legge suprema.
Nessun bene si può avere al mondo, che non sia accompagnato da mali della stessa misura.
Benedetti coloro che non hanno nulla da dire e che non si lasciano convincere a dirlo.
Chi vuol far del bene, deve farlo nei piccoli particolari. Il bene generale è l'alibi dei patrioti, dei politici e dei furfanti.
Qual è il bene maggiore? Una mente sempre consapevole del giusto.
Il bene nasce dal male come il male dal bene.