Se sentite una donna dir male dell'amore ed un letterato della fama, state pur certi che la donna sta invecchiando e che il talento del letterato è in declino.
— Denis Diderot
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La nostra interpretazione
Quando una persona inizia a parlare male di qualcosa che un tempo rappresentava un ideale, spesso non sta descrivendo la natura autentica di quell’esperienza, ma il proprio logoramento interiore. Una donna che attacca l’amore non ne sta necessariamente rivelando i difetti, bensì mostra la stanchezza, la disillusione, l’ombra del tempo che passa sui suoi desideri e sulle sue speranze sentimentali. L’amore non viene più percepito come promessa, ma come inganno, perdita, occasione mancata; è il segno di una stagione che si chiude, più che il resoconto obiettivo di un sentimento.
Allo stesso modo, quando un intellettuale parla con disprezzo della fama, spesso non si tratta di pura lucidità morale, ma del riflesso di un talento che non brilla più come prima. Il successo, da obiettivo ambito, diventa improvvisamente insignificante proprio quando si allontana o non è più alla portata. In entrambi i casi, il giudizio aspro non rivela tanto la verità sull’amore o sulla gloria, quanto la verità su chi parla: la fase della vita in cui si trova, la frustrazione per ciò che sfugge, la difficoltà ad accettare il declino. Ne emerge un ritratto dell’essere umano incline a trasformare in condanna universale ciò che in realtà è la propria personale sconfitta o stanchezza, confondendo il tramonto delle proprie possibilità con un presunto fallimento dei grandi ideali.