Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.
Servitù è il vero nome di quell'obbedienza che non è virtù.
Su una parete della nostra scuola c'è scritto grande "I CARE". È il motto intraducibile dei giovani americani migliori: "me ne importa, mi sta a cuore". È il contrario esatto del motto fascista "me ne frego".
Gli atti coerenti sono i più vicini al suo cuore, ma un atto coerente isolato è la più grande incoerenza.
La Chiesa e tutti i cattolici hanno l'obbligo di difendere il sacramento indissolubile del matrimonio. Noi dobbiamo batterci, con estrema risolutezza contro qualsiasi ingerenza dello Stato nel matrimonio cattolico. Il suo eventuale scioglimento non può essere che competenza esclusiva della Chiesa.
L'avaro non è buono nei confronti di nessuno, pessimo nei confronti di sé stesso.
Non c'è avaro che non si riproponga di fare, un giorno, una spesa ingente; ma arriva la morte e fa realizzare i suoi progetti all'erede.
Elogio la frugalità. Quella scelta che non è né povertà né avarizia.
L'avarizia impedirà a un uomo di finire in miseria, ma in genere lo rende troppo pauroso per consentirgli di diventare ricco.
Allo Stato il denaro è necessario come i nervi che lo sostengono, e quando vi siano numerosi gli avari, essi devono esser considerati come la base e il fondamento di quello.
Chi è ricco? Chi nulla desidera. Chi è povero? L'avaro.
L'avarizia è l'unico vizio che, negli occhi dei posteri, si trasforma in virtù.
Il più grande piacere per un avaro è la rinuncia a un piacere.
L'avarizia com'è noto ha una fame da lupo e quanto più s'ingrassa tanto più si fa insaziabile.
Se denaro è simbolo di escrementi, l'avarizia non è che una forma di coprofagia.
Come è governato il mondo e come cominciano le guerre? I diplomatici raccontano bugie ai giornalisti e poi credono a ciò che leggono.
L'arte deve stare fuori dalla politica e ancor di più l'artista.
La politica è tale se prefigura il nuovo, non esiste politica che non prefiguri il nuovo.
Non è un governo arrogante quello che sceglie delle priorità. E' irresponsabile quello che non riesce a sceglierle.
La correttezza politica è tirannia educata.
Un politico pensa alle prossime elezioni, un uomo di stato alle prossime generazioni. Un politico cerca il successo del suo partito; uno statista quello del paese.
Tutti possono commettere degli errori e darne la colpa agli altri: ciò è fare politica.
Levate il diritto di dire "vaffanculo" e leverete il diritto di dire "vaffanculo il Governo".
Per essere grandi nella letteratura o per lo meno operarvi una rivoluzione sensibile bisogna, come nella politica, trovare un ambiente già predisposto e nascere al momento giusto.
La politica è troppo spesso l'arte di tradire gli interessi reali e legittimi per crearne altri immaginari e ingiusti.
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