Per il mio compleanno vorrei che qualcuno mi regalasse un grande amore, anche se di seconda mano.
— Egidio Arlotti
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La nostra interpretazione
Il desiderio espresso rivela una forte nostalgia affettiva e una mancanza che pesa sulla vita interiore. Non si cerca un amore perfetto, intatto o idealizzato, ma qualcosa che possa colmare un vuoto, anche se porta con sé i segni del passato, ferite, storie già vissute o residui di altre relazioni. L’idea di accettare un sentimento “di seconda mano” mette in luce sia una forma di umiltà sia una sottile rassegnazione: come se l’accesso a un amore pieno, nuovo e incontaminato fosse ormai negato o troppo lontano. Allo stesso tempo emerge una grande dignità del sentimento stesso, considerato alla stregua di un dono prezioso, da ricevere in occasione speciale. Il compleanno diventa il simbolo del tempo che passa, degli anni che si accumulano senza che il desiderio di legame profondo venga soddisfatto. Dietro l’ironia amara si coglie la solitudine di chi, pur consapevole delle imperfezioni dell’amore, continua a considerarlo il regalo più importante, l’unico capace di dare senso alla propria esistenza e di attenuare la fatica del vivere.