L'indifferenza, per me, è la personificazione del male.— Elie Wiesel
L'indifferenza, per me, è la personificazione del male.
Il silenzio incoraggia sempre il torturatore, mai il torturato.
Ai più bassi livelli della politica e al più alto livello della spiritualità il silenzio non aiuta mai la vittima, il silenzio aiuta sempre l'aggressore.
Ci posso essere momenti in cui siamo impotenti a prevenire l'ingiustizia, ma ci non ci deve mai essere un momento in cui manchiamo di protestare.
Il fanatismo è cieco, rende sordi e ciechi. Il fanatico non pone delle domande, non conosce il dubbio: egli sa, pensa di sapere.
Molti miei amici mi sono diventati ostili, con molti nemici ho stretto legami di amicizia, ma gli indifferenti mi sono rimasti fedeli.
Al posto della speranza c'era il buio, l'indifferenza invece dell'odio.
Talvolta, vogliamo essere indifferenti al bene che riceviamo d'alcuno. Anzi, accettiamo i suoi doni con una ironia crescente, che dissimuliamo molto bene. L'assiduità del donatore ci attedia, e non gli perdoniamo quando egli si dimentica di noi.
Ogni vita volta verso il denaro è una morte. La rinascita è nel disinteresse.
Sentirci anonimi in mezzo alla gente che ci circonda è una sofferenza terribile: è come essere invisibili.
Ci sono solo due stupende medicine per aiutarci a sopportare il veleno della realtà ed impedire che ci uccida prematuramente e questi sono l'intelligenza e l'indifferenza.
Avrebbero ignorato per sempre l'esistenza della razza umana. Un'indifferenza così smaccata era molto peggio di un insulto deliberato.
Ciò che l'occhio non vede, lo stomaco accetta senza rivolta.
È sempre un errore contemplare il bene ed ignorare il male, perché rende le persone negligenti e le porta a compiere disastri. Esiste un pericoloso ottimismo dell'ignoranza e dell'indifferenza.
Ciò che si perde senza saperlo non è una perdita.