La fortuna non può impicciarsi con la miseria, così va la legge di natura!— Elsa Morante
La fortuna non può impicciarsi con la miseria, così va la legge di natura!
C'è un mucchio di gente, che, appena nasce, si prende paura, e rimane sempre con la paura di tutte le cose!
La curiosità, che non di rado ci attira il prossimo piú della compassione.
Che il segreto dell'arte sia qui? Ricordare come l'opera si è vista in uno stato di sogno, ridirla come si è vista, cercare soprattutto di ricordare. Ché forse tutto l'inventare è ricordare.
Si direbbe, in realtà, all'epilogo di certi destini, che noi stessi, per una nostra legge organica, fin dall'inizio, insieme con la vita, abbiamo scelto anche il modo della nostra morte.
Il lavoro non è per gli uomini, è per i ciucciarielli. Anche una fatica, magari, può dar gusto qualche volta, purché non sia un lavoro. Una fatica oziosa può riuscire utile e simpatica, ma il lavoro, invece, è una cosa inutile, e mortifica la fantasia.
L'amore, il lavoro, la famiglia, la religione, l'arte, il patriottismo sono delle parole prive di senso per chi muore di fame.
Che giova l'abbondanza di beni materiali nell'inopia e nell'impotenza dello spirito? Non v'è peggior miseria che la miseria di certi ricchi.
Consolarsi con l'altrui miserabilità può certo aiutare ad alleviare la propria disperazione ma non a migliorare se stessi.
È troppo difficile pensare nobilmente quando si pensa a guadagnarsi da vivere.
Non si potrà costruire quell'ordine internazionale, realmente improntato a giustizia e solidarietà, che è nell'auspicio di tutti, se continuerà a prevalere il profitto a tutti i costi concentrato nelle mani di pochi, mentre il resto dell'umanità soffre nella miseria e nell'abbandono.
Gli uomini, non avendo nessun rimedio contro la morte, la miseria e l'ignoranza, hanno stabilito, per essere felici, di non pensarci mai.
Se Dio ha fatto questo mondo, io non vorrei essere Dio; l'estrema miseria del mondo mi dilanierebbe il cuore.
Anche il lupo allorché capita affamato in una mandra, non pensa a riempirsi il ventre, e sgozza dalla rabbia.
Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria.
La povertà non è privazione, è isolamento.