Senza Dio tutto è notte, e con lui la luce stessa diventa inutile.
Niente rende modesti, neppure la vista di un cadavere.
Chi si uccide per una puttana fa un'esperienza più completa e più profonda dell'eroe che mette a soqquadro il mondo.
La libertà è il bene supremo solo per quelli che sono animati dalla volontà di essere eretici.
A tal punto il dubbio su di sé travaglia gli esseri che questi, per porvi rimedio, hanno inventato l'amore, tacito patto fra due infelici per sopravvalutarsi, per incensarsi spudoratamente.
Il tormento, per alcuni, è una necessità, un bisogno, un appetito, un compiacimento.
E' la natura della verità lottare per la luce.
È l'ora in cui le cose perdono la consistenza d'ombra che le ha accompagnate nella notte e riacquistano poco a poco i colori, ma intanto attraversano come un limbo incerto, appena sfiorate e quasi alonate dalla luce: l'ora in cui meno si è sicuri dell'esistenza del mondo.
La Natura e le sue leggi erano nascoste nella notte; Dio disse "Newton sia!" e tutto fu luce.
Le cose più grandi sfolgorano, non spandono luce tenue per anni.
È delizioso restare immersi in questa specie di luce liquida che fa di noi degli esseri diversi e sospesi.
La luce che brilla il doppio dura la metà.
A quanto possiamo discernere, l'unico scopo dell'esistenza umana è di accendere una luce nell'oscurità del mero essere.
E' ancora colore, non è luce quindi.
Vivo ed amo nella peculiare luce di Dio.
La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori.