Uno dei grandi segreti della felicità è moderare i desideri e amare ciò che già si possiede.
Ogni età ha la felicità che le è propria.
Si è felici soltanto quando i piaceri e le passioni sono soddisfatti; le passioni, però, non sempre procurano la felicità e, allora, dobbiamo contentarci dei piaceri.
Per conservare a lungo l'amore del proprio amante è indispensabile che la speranza e il timore siano sempre presenti.
La nostra felicità non dipende soltanto dalle gioie attuali ma anche dalle nostre speranze e dai nostri ricordi. Il presente si arricchisce del passato e del futuro.
Esiste, forse, un sentimento più illusorio dell'amore?
La felicità consiste nell'ignoranza del vero.
Smettila di cercare la felicità negli stessi posti in cui l'hai persa.
Molti uomini vivono felici senza saperlo.
Non abbiamo diritto di consumare felicità senza produrne più di quanto abbiamo diritto di consumare ricchezze senza produrne.
La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.
Non è possibile vivere felicemente senza anche vivere saggiamente, bene e giustamente; né saggiamente e bene e giustamente senza anche vivere felicemente. A chi manchi ciò da cui deriva la possibilità di vivere saggiamente, bene, giustamente, manca anche la possibilità di una vita felice.
Dicono che la felicità dell'uomo non può consistere fuorchè nella verità. Così parrebbe, perchè qual felicità in una cosa che sia falsa? E come, se il mondo è diretto alla felicità, il vero non deve render felice? Eppure io dico che la felicità consiste nell'ignoranza del vero.
La felicità è come l'elemosina gettata al mendico. Gli permette di vivere oggi per prolungare il suo dolore l'indomani.
La vera felicità dell'uomo sta nell'accontentarsi. Chi sia insoddisfatto, per quanto possieda, diventa schiavo dei suoi desideri.
È credenza comune pensare che la felicità dipenda dal tempo libero.
Poco e buono, dice el proverbio; è impossibile che chi dice o scrive molte cose non vi metta di molta borra, ma le poche possono essere tutte bene digeste e stringate; però sarebbe forse stato meglio scerre di questi ricordi uno fiore che accumulare tanta materia.
L'esperienza di Arnold Schwarzenegger ha insegnato che in una democrazia non si può cambiare niente: sarebbe meglio una dittatura moderata.
Bisogna usare ogni cosa con moderazione, perché poi la privazione non ci sia troppo dolorosa.
La parsimonia è un gran guadagno.
Gli uomini non hanno più misura, per nulla, da quando la vita umana non è più la misura.
I savi si sbagliano quando offrono alle passioni la quiete: le passioni ne sono nemiche. Essi vantano i pregi della moderazione a chi è nato per l'azione e una vita tumultuosa. Che cosa importa ad un malato della squisitezza di un banchetto che gli fa nausea?
Colui che sa quando abbastanza è abbastanza avrà sempre abbastanza.
Chi mangia poco vive di più.
Dovremmo sempre comportarci in maniera equa, non solo con coloro che sono giusti con noi, ma anche con coloro che preferiscono ferirci; e questo per il timore che, rispondendo al male col male, si possa cadere nello stesso vizio.
Non è sufficiente essere spiritosi: bisogna anche avere abbastanza spirito per evitare di averne troppo.
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