La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia.— Ennio Flaiano
La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia.
La disattenzione è il modo più diffuso di leggere un libro, ma la maggior parte dei libri oggi non sono soltanto letti ma scritti con disattenzione.
La castità è il miraggio degli osceni.
L'uomo molto ricco deve parlare sempre di poesia o di musica ed esprimere pensieri elevati, cercando di mettere a disagio le persone che vorrebbero ammirarlo per la sua ricchezza soltanto.
Come tutte le mattine si alzò, si guardò allo specchio e si vide bruttissima: ci mise un'ora a farsi brutta.
Che ne sanno i giovani di amore e di fare all'amore. Ne parlano tanto nelle loro canzoni, si baciano, fanno anche l'amore, ma che capiscono?
Non prendertela se ti considerano mezzo scemo. Si vede che ti conoscono solo a metà.
È un cretino illuminato da lampi di imbecillità.
Ma poi mi rendo conto che il problema della Stupidità ha la stessa valenza metafisica del problema del Male, anzi di più: perché si può persino pensare che il male si annidi come possibilità rimossa del seno stesso della Divinità, ma la Divinità non può ospitare e concepire la Stupidità.
Quando si è giovani si teme di passare per stupidi; nell'età matura si teme di esserlo.
La virtù dei fessi è il silenzio.
I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono per impedire loro di nuocere.
Preferisco i mascalzoni agli imbecilli, perché a volte si concedono una pausa.
L'intelligenza di una folla è uguale all'intelligenza del più stupido dei presenti, divisa per il totale dei presenti.
Cos'è l'infinito? Pensa all'umana stupidità.
Illuditi che ci sempre qualcuno più stupido di te, perchè la vera certezza è che sei stupido rispetto a qualcun altro.