Io prima di mangiare mi sento sempre un po' stupido.— Totò
Io prima di mangiare mi sento sempre un po' stupido.
Io sono nato col destino di essere forte, la mia è la forza del destino.
Modestamente, la circolazione ce l'ho nel sangue.
Io prode? No, a me non mi prode nulla.
Sonno un forziero, per questo sono un donnaiolo: alle donne piacciono gli uomini forti. Dal mio aspetto non si direbbe, la mia forza è truccata: sono un falso debole.
Non è detto che gli intelligenti arrivino in alto e gli stupidi rimangano in basso. Ascesa e caduta non costituiscono affatto un processo razionale.
Non esiste altro peccato che la stupidità.
L'adulazione è il cibo degli sciocchi; tuttavia, di tanto in tanto, gli uomini d'ingegno condiscendono ad assaggiarne un po'.
Io rispetto molto la stupidità umana. È la sola cosa che mi da un'idea dell'eternità.
L'evo moderno è finito. Comincia il medioevo degli specialisti. Oggi anche il cretino è specializzato.
Noi siamo irrimediabilmente in ritardo sulla stupidità.
Dietro la frase: "Mio figlio è un piccolo genio" c'è sempre un genitore idiota.
Ma poi mi rendo conto che il problema della Stupidità ha la stessa valenza metafisica del problema del Male, anzi di più: perché si può persino pensare che il male si annidi come possibilità rimossa del seno stesso della Divinità, ma la Divinità non può ospitare e concepire la Stupidità.
Il nostro amore non si muove Testardo come un mulo Vivo come il desiderio Crudele come la memoria Stupido come i rimpianti Tenero come il ricordo Freddo come il marmo Bello come il giorno Fragile come un bambino.
All'intelligenza Dio ha posto limiti, alla stupidità no.