Con più piacere va incontro al domani chi meno ha bisogno del domani.
L'uomo d'indole bennata deve, al fine di raggiungere il 'destino di salvezza', sorvegliare la propria giovinezza e tenere a freno ciò che corrompe tutto a causa dei desideri furiosi.
Bisogna non fare finta di filosofare, ma filosofare sul serio; perché non abbiamo bisogno dell'apparenza di salute, ma di vera salute.
Principio e fine di ogni bene è la soddisfazione del ventre, e al ventre si riporta tutto ciò che è superfluo e ogni marchingegno umano.
La vita di Epicuro, paragonata a quella di altri, sembra una leggenda per la sua mitezza e la sua autosufficienza.
La morte non è niente per noi. Ciò che si è dissolto non ha più sensibilità, e ciò che non ha sensibilità non è niente per noi.
Chi crede solo nel domani trascura le possibilità di oggi.
Come è insensato disporre della propria vita, se non siamo padroni neppure del domani!
Non rimandare a domani quello che devi fare oggi, poiché domani devi badare a qualche altra cosa.
Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
E chi maje po' penzà a dimane nasce priggiuniero.
Sorridi... Domani sarà peggio.
Il Domani compie irresistibilmente l'opera sua, e la comincia oggi, arrivando sempre al suo scopo, nei modi più strani.
Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza.
C'è un modo solo di rifiutare il Domani, è morire.