Il saggio lo fa ricco la natura.— Epicuro
Il saggio lo fa ricco la natura.
È bellissima la vista del prossimo, quando al primo incontro si trovi un accordo, o almeno una unità di intenti.
La morte non è niente per noi. Ciò che si è dissolto non ha più sensibilità, e ciò che non ha sensibilità non è niente per noi.
L'uomo d'indole bennata deve, al fine di raggiungere il "destino di salvezza", sorvegliare la propria giovinezza e tenere a freno ciò che corrompe tutto a causa dei desideri furiosi.
Con più piacere va incontro al domani chi meno ha bisogno del domani.
Fino a quando siamo in vita dobbiamo sforzarci a fare il futuro migliore del passato; giunti alla fine, rallegrarci moderatamente.
La natura e la saggezza non sono mai in contrasto.
La sicurezza è la morte della saggezza e della creatività.
Nella nostra epoca l'uomo sembra più che mai prono a confondere la saggezza con la conoscenza, e la conoscenza con l'informazione e a cercare di risolvere i problemi della vita in termini tecnici.
Se la sofferenza porta saggezza, vorrei augurarmi di essere meno saggio.
I re saggi generalmente hanno saggi consiglieri, perché l'uomo capace di distinguere un saggio deve essere saggio egli stesso.
La più gran pazzia dell'uomo è il riputarsi savio.
La scienza in quanto tale non è in alcun modo garanzia di saggezza e di umanità.
La fortuna, vedendo che non poteva rendere saggi gli stolti, li ha resi fortunati.
È sorprendente quanto possano essere saggi gli statisti, quando hanno dieci anni di ritardo.
È una cosa profittevole, se uno è saggio, sembrare folle.