Per diventare diversi da ciò che siamo, dobbiamo avere una qualche consapevolezza di ciò che siamo.— Eric Hoffer
Per diventare diversi da ciò che siamo, dobbiamo avere una qualche consapevolezza di ciò che siamo.
Siamo più predisposti a generalizzare il male che il bene. Partiamo dal presupposto che sia più potente e contagioso.
Ci viene detto che il talento crea le proprie opportunità. Ma talvolta sembra che il desiderio intenso crei non solo le opportunità, ma anche il talento.
Quando più facile è l'auto-sacrificio invece che l'auto-realizzazione!
Ogni atteggiamento estremo è una fuga da sé stessi.
L'atto di abnegazione sembra conferirci il diritto di essere duri e spietati verso gli altri.
Per essere insostituibili bisogna essere diversi.
Diversità e molteplicità rappresentano una ricchezza e non un costo, un più e non un meno, la soluzione e non il problema.
È una persona che vuole dimostrare di essere diverso.
Se non siamo in grado di porre fine alle differenze, alla fine non possiamo aiutare a rendere il mondo sicuro di tollerare le diversità.
Quando due mondi troppo diversi si scontrano, in genere non finisce mai bene.
Nel mondo non ci sono mai state due opinioni uguali. Non più di quanto ci siano mai stati due capelli o due grani identici: la qualità più universale è la diversità.
Le mie non sono ricette elaboratissime ma sono caratterizzate da freschezza, tipicità e diversità: tutte qualità della cucina italiana, che è veramente unica.
Il professor Theodor Kosimus era un vecchio europeo (tedesco) e cupo archeologo, mentre Ursula Jones era una giovane americana e spensierata giornalista: più che un incontro tra i due... immaginate lo scontro tra un uccello preistorico, l'archaeopterix, e un razzo planetario.
Solo lo Spirito può suscitare la diversità, la pluralità, la molteplicità e allo stesso tempo fare l'unità. Perché quando siamo noi a voler fare la diversità facciamo gli scismi e quando siamo noi a voler fare l'unità facciamo l'uniformità, l'omologazione.