La gioventù deve fare esattamente ciò che pensa. L'importante è che non smettiate di essere giovani.
La nostra libertà e il suo sostegno quotidiano hanno il colore del sangue e sono intrise di sacrificio.
Vale milioni di volte di più la vita di un solo essere umano, che tutte le proprietà dell'uomo più ricco della terra.
Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo.
Di fronte a tutti i pericoli, di fronte a tutte le minacce, le aggressioni, i blocchi, i sabotaggi, tutti i frazionisti, tutti i poteri che cercano di frenarci, dobbiamo dimostrare, una volta di più, la capacità del popolo di costruire la propria storia.
Un popolo che non sa né leggere né scrivere, è un popolo facile da ingannare.
Nessun giovane crede che morirà mai.
I giovani debbono imparare ad essere filiali in casa e rispettosi in società; debbono essere coscienziosi e onesti; amare inoltre tutto quanto il prossimo, allacciando amicizia con i migliori. Se, dopo aver agito conformemente a questi precetti, resta loro qualche energia, leggano libri.
A volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane.
Il giovane che non ha pianto è un selvaggio, e il vecchio che non ride uno stolto.
Tutto ciò che i giovani possono fare per i vecchi è scandalizzarli e tenerli aggiornati.
I giovani ridono senza motivo. È una delle loro maggiori attrattive.
I giovani non sono sospettosi, perché di male non ne hanno ancora visto molto. Sono fiduciosi, perché non hanno avuto ancora il tempo di essere ingannati.
L'animo dei giovani, incostante e malleabile quale è, si lascia facilmente ingannare dalle lusinghe.
I giovani hanno sempre lo stesso problema: come riuscire a ribellarsi e conformarsi al tempo stesso. Adesso lo hanno risolto ribellandosi ai genitori e copiandosi a vicenda.
Soltanto da giovani si vive nel presente. Da vecchi si sopravvive appena nel proprio futuro.
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