Profondo è l'odio che l'animo volgare nutre contro la bellezza.— Ernst Jünger
Profondo è l'odio che l'animo volgare nutre contro la bellezza.
Se un fratello sta davanti alla porta e bussa, uno lo accoglie a braccia aperte, senza chiedere quanto gli verrà a costare.
La salute può essere un bene. La malattia a volte può essere addirittura meglio. Le malattie sono domande, sono anche dei compiti, perfino onorificenze. Tutto dipende da come uno se le appunta.
Un'opera d'arte si spegne, impallidisce nelle stanze dove ha un prezzo, ma non un valore.
La perfezione umana e il perfezionamento tecnico non sono conciliabili. Se vogliamo l'una, bisogna sacrificare l'altra; a questo punto le strade si separano. Chi di questo è convinto sa quel che fa in un senso o nell'altro.
Gli uomini hanno, come gli alberi, il loro lato esposto al vento e, come le montagne, la loro parete Sud. Dobbiamo solo cercare l'accesso ai pendii dei loro vigneti, alle miniere dei loro tesori. Allora daranno l'oro e il vino là dove nessuno se l'aspettava.
Perché queste donne dovrebbero dimagrire? Molte delle donne che hanno chili in più sono particolarmente belle e anche più femminili.
Il sorriso è alla bellezza, quello che il sale è alle vivande.
C'era un artista italiano che si chiamava Alberti, che ha definito la bellezza: ha detto che è la somma di tutte le parti messe insieme, in maniera tale che non è necessario aggiungere, né togliere niente, né alterare.
La bellezza femminile è il punto più vicino fra il genere umano e l'eternità.
Oltre un certo grado la bellezza, come l'eleganza, non è più una semplice sfida all'imperfezione e alla miseria del mondo, ma una provocazione, anzi un oltraggio: ciò spiega l'odio che non poca gente nutre verso di essa.
La bellezza è una lettera aperta di raccomandazione che conquista subito i cuori.
Chiedete al rospo che cosa sia la bellezza e vi risponderà che è la femmina del rospo.
Noi della bellezza crediamo materia la verità morale.
La pigrizia è la ruggine della bellezza, la distrazione è la ruggine del guardiano.
Sembra che l'onesto non s'identifichi col bello.