Così è la notte, una folla di madri illuminate, che si chiamano stelle.— Erri De Luca
Così è la notte, una folla di madri illuminate, che si chiamano stelle.
Sono la più forte contraddizione delle sbarre, i libri. Al prigioniero steso sulla branda spalancano il soffitto.
I desideri dei bambini danno ordini al futuro.
I nostri antenati sono andati a caccia d'immenso. Così ingrandivano la vita. Perciò l'astronomia è stata la prima scienza delle civiltà.
In nome della madre s'inaugura la vita.
Bisogna portare la responsabilità delle proprie debolezze.
Camminare all'aperto, di notte, sotto il cielo silente, lungo un corso d'acqua che scorre quieto, è sempre una cosa piena di mistero, e sommuove gli abissi dell'animo.
Non è una cosa furba starsene a letto di notte a porsi delle domande alle quali non si sa rispondere.
Di notte un ateo crede quasi in un Dio.
Buonanotte, buon riposo, dormi bene. Ovunque tu posi la testa, spero troverai il tuo naso.
Se una notte di plenilunio è bella, essa è perfetta, e nulla manca né in cielo né in terra: nel cielo che contempliamo e nella notte accecata dal suo splendore.
Io sopporto con fatica le notti di plenilunio che d'estate o d'inverno denudano tutte le cose. Esse scacciano il sonno e conducono sempre con sé pensieri lucidi e freddi. Siano maledette!
La notte è soltanto una parte del giorno.
La notte ci piace perchè, come il ricordo, sopprime i particolari oziosi.
Cosa ha a che fare la notte con il sonno?
Nella vostra vita vi auguro almeno un blackout in una notte limpida.