Essere molto sfiorato: la somma di molte carezze è un'abrasione.
Non ho mai piantato un chiodo in montagna. Non mi sento autorizzato, sono uno di fuori, di passaggio. Mettere un chiodo è un atto di possesso, bisogna appartenere al luogo per sentirsi autorizzato.
La felicità è un agguato. Si viene presi alla sprovvista e forse è meglio così.
Di notte steso sul letto ascolto i battiti e so che non sono miei, ma i suoi, cuciti nel mio petto. Così sento di essere in due. Quello che vedo, assaggio, odoro, tocco, ascolto, glielo racconto.
Non esiste il tradito, il traditore, il giusto e l'empio, esiste l'amore finché dura e la città finché non crolla.
I viaggi sono quelli per mare con le navi, non coi treni. L'orizzonte dev'essere vuoto e deve staccare il cielo dall'acqua ci dev'essere niente intorno e sopra deve pesare l'immenso, allora è viaggio.
La carezza rifiutata in un momento cruciale, quando era disperatamente necessaria, può facilmente essere l'atto, o meglio il non-atto, che distrugge una relazione [...].
Solo me chiedo perché sto così bene co' te, io che non ho paura nella notte scura a fa risse, guerre, scommesse, mille schifezze tremo tremo forte fra le tue carezze.
Non si è mai troppo poveri per donare una carezza.
Certe carezze ai sinceri fanno schifo, ai cauti paura.