Non abbattemmo il tiranno, ma il suo castello dentro di noi.— Erri De Luca
Non abbattemmo il tiranno, ma il suo castello dentro di noi.
La neve e il suo magnifico silenzio. Non ce n'è un altro che valga il nome di silenzio, oltre quello della neve sul tetto e sulla terra.
I gesti del nuoto sono i più simili al volo. Il mare dà alle braccia quella che l'aria offre alle ali; il nuotatore galleggia sugli abissi del fondo.
I ciechi hanno un grandangolo nella memoria, un'apertura più vasta di quella perduta. Ricordano un mondo più grande e si trovano in uno più piccolo contro cui vanno a sbattere di continuo.
Quassù ritrovo l'aria, l'ispiro così forte che finalmente so cos'è l'ispirazione per un artista. È aria venuta da lontano, respirata prima da alberi e da generazioni.
La libertà chiede una disciplina adatta allo sbaraglio.
Sto lottando per rimanere parte della vita, per restare in contatto con quella che ero una volta!
Ho imparato che non devi affrontare la vita con dei guantoni da baseball in entrambe le mani; devi essere capace di tirare indietro qualche cosa.
Chi lotta duramente per racimolare l'indispensabile, ha bisogno di evadere dalla sua miseria conquistando qualcosa di superfluo.
La vita coniugale è come un combattimento tra gatti nell'oscurità notturna.
La vita è una lotta continua e discontinua.
La lotta è caotica eppure non si è soggetti al caos.
All'interno di ogni desiderio lottano un monaco e un macellaio.
Combattere contro se stessi è la più dura delle battaglie; vincere contro se stessi è la più bella delle vittorie.
Bisogna spegnere la prepotenza più che un incendio.
Ci sono momenti in cui dentro di me lottano due personalità, Johnny è quella buona, Cash quella che combina guai.