La vera amicizia si mostra nei momenti del bisogno; la prosperità è piena di amici.
Di giusti letti, di giuste nozze con saggezza godere per i mortali è l'ottimo.
Qualsiasi giovane ha un padre scorbutico e odioso in casa, acquista grandi mali.
I buoni e i saggi conducono vite tranquille.
Parla in modo sensato a uno stolto e ti chiama stupido.
Nessuno può dire con certezza che domani sarà ancora vivo.
Suonava un po' come se Apophis e Ra potessero stringere amicizia su Facebook.
Silenzio d'amico è delitto di traditore.
Forse questo è normale, quando arrivi dalle parti dei quaranta. Tutti hanno i cazzi loro; famiglie, bambini, separazioni, carriere, amanti; e l'amicizia è un lusso che non si possono permettere. Forse l'amicizia vera è un lusso di quando hai vent'anni.
Se un amico è in difficoltà, non lo infastidire chiedendo se c'è qualcosa che puoi fare. Pensa a qualcosa di appropriato e fallo.
L'amicizia è - ma non in senso peggiorativo - il meno naturale degli affetti, il meno istintivo, organico, biologico, gregario e indispensabile.
Quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me.
Molte persone entreranno e usciranno dalla tua vita, ma soltanto i veri amici lasceranno impronte nel tuo cuore.
Ricordati di chi c'era quando stavi male, perché saranno quelli che vorrai accanto quando tutto andrà bene.
Per un anno, quando ne avevo ventidue, uno dei miei più cari amici fu un anziano signore di nome Bertie Landsberg. Tra noi c'era una differenza di sessant'anni.
Fateci caso. Certe amicizie danno il meglio di sé al telefono. A quattr'occhi il contatto è disturbato.