Tutto ciò che l'aforista può fare è stabilire le assi di riferimento.— Ezra Pound
Tutto ciò che l'aforista può fare è stabilire le assi di riferimento.
L'ultimo scopo della erudizione è la popolarizzazione.
Ho sempre pensato che il suicida debba uccidere almeno un maiale prima di andarsene per luoghi sconosciuti.
I critici devono sapere di più, e scrivere di meno.
La grande letteratura è semplicemente linguaggio carico di significato al più alto grado possibile.
Gli artisti sono le antenne della razza.
Lo scrittore di aforismi esprime in primo luogo la morale della verità, aggrappata alle cose e alle persone. Egli non è uno scrittore di fantasia, ma di realtà. Il suo obiettivo è descrivere le cose, non inventarle. Questo lo rende subito ostico, scomodo.
L'aforisma obbliga lo scrittore a non rimanere legato all'immediatezza e ai fatti del presente per elevare le proprie riflessioni a una duratura profondità, con in più una robusta forma espressiva. Solo ciò che resiste nel tempo assume una validità di pensiero.
Lo scrittore di aforismi ricerca; contrariamente a quanto si crede, è raro che egli esprima certezze assolute; piuttosto egli racconta i risultati di un'esperienza, che come tale è limitata, anche se provata.
La maggior parte degli aforisti è conservatrice, nel senso che non crede attuabile alcun cambiamento sostanziale: l'uomo è quello che è, povera cosa, in eterno.
Gli scrittori di aforismi sono come i paesi sottosviluppati: vendono le loro materie per poco.
È dovere dell'aforista non appartenere alle bande d'affori o d'affari.
Leggendo i grandi autori di aforismi si ha l'impressione che si conoscano tutti bene fra loro.
Gli scrittori di aforismi, che sono in primo luogo scrittori di meditazione, offrono l'opportunità di scandagliare gli umori oscillanti del nostro tempo.
L'aforista è un solitario e un malpensante per definizione, un censore implacabile dei vizi del mondo.