Si sa come sono le donne, se le desideri lo sentono subito.
Le notti in cui la bellezza dilata il tempo, in cui il presente è così perfetto e lo si indossa così bene che si cominciano a fare promesse, giuramenti, patti, perché quella bellezza fa sentire dentro di sé una spinta verso il futuro.
Spesso ciò che è meglio non è quello che fa stare bene.
Non so nemmeno se esiste la felicità. Intendo dire come condizione perpetua. Credo che la felicità siano picchi che durano attimi, secondi.
Oggi la promessa, così come gli oggetti, è meno eterna, tutto dev'essere consumato e non conservato, se una cosa non funziona la si butta e se ne prende un'altra. Quella del padre invece era una generazione in grado di riparare ciò che si guastava.
Forse uno dei miei problemi è che non chiedo niente a nessuno, ma ho bisogno di tutti.
Le donne non hanno niente da dire, ma lo dicono così bene!
La donna ha il diritto di vestirsi solo a lutto. Non appena ha raggiunto l'età adulta, dovrà coprire il suo viso che è fonte di tanti pericoli, altrimenti rischia di perdere la beatitudine eterna.
Felici le donne cui la femminilità è talora dono di preveggenza per la confidenza che l'uomo non osa in esse versare!
La donna è come un libro che, buono o cattivo, deve piacere fin dalla copertina.
Rispetto al modello di madre idealizzata, forse le donne stanno diventando pessime madri. Ma per la prima volta nella storia stanno diventando autentiche e reali, perché prima di essere madri vogliono essere persone.
Sono poche le donne oneste che non siano stanche del loro ruolo.
Al principio di tutte le storie che finiscono male c'è una donna, non si sbaglia. Tu sei giovane, impara quello che ti dico: la guerra è tutta colpa delle donne...
Di tutti gli oggetti d'odio, un donna un tempo amata è il più odioso.
In massima parte la mente delle femmine è più rozza, né può facilmente capire cose difficili.
La bellezza fisica della donna è uno dei più generosi spettacoli che la natura concede ai mortali, sempre deliranti fra il dolore e la morte.