Le relazioni vengono spesso giudicate dal numero degli anni condivisi, come se il tempo fosse l’unico parametro in grado di certificarne il valore. Qui si propone una prospettiva diversa: all’interno di una storia lunga possono esserci periodi di autentico innamoramento e altri in cui l’amore si affievolisce, si trasforma o addirittura si spegne, pur continuando ufficialmente la relazione. Non tutto il tempo trascorso insieme ha la stessa intensità, la stessa verità, la stessa qualità emotiva. Ci possono essere anni d’abitudine e pochi momenti di reale vicinanza, oppure brevi intervalli in cui ci si sente davvero visti, scelti, amati. Viene messa in discussione l’idea che una storia lunga sia automaticamente una storia riuscita. La durata smette di essere una medaglia da esibire e lascia il posto alla profondità delle esperienze condivise: quanto ci si è messi in gioco, quanto ci si è rispettati, quanto ci si è detti la verità. Il vero criterio diventa il modo in cui ci si è amati, non il tempo per cui ci si è detti insieme.