E i miei dischi sono come il vino Migliorano col tempo, concentro, contemplo il divino.— Fabri Fibra
E i miei dischi sono come il vino Migliorano col tempo, concentro, contemplo il divino.
Lo sguardo della gente non osserva ma analizza l'ipocrisia che c'è nell'aria emana una gran puzza mi dà la nausea, c. voglio una pausa.
Canta con me, non ti fermare mai Altrimenti i pensieri hanno la meglio E non ti addormentare, non dormire Guardami negli occhi, resta sveglio.
Ma dimmi che farai quando cala il successo Alla fine di tutto questo.
La gente corre ma in curva non frena lei non prende sonno e quando dorme trema.
Quando andavo in cantina a prendere il vino cantavo perché avevo paura del buio... Ecco, sono sempre uguale, continuo a cantare per farmi coraggio nel buio della vita.
Ahimè, grida, più a lungo vive il vino che un omuncolo. È bene che noi badiamo a titillarci la gola, ché la vita si spiega tutta nel vino.
Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo.
Il vino è cordiale, contro veleni, rallegra e nutrisce, e quanto è più puro tanto maggiormente.
Diventa un buon vino quello che, nuovo, sembrava acerbo e aspro; mentre il vino gradevole già nella botte non regge all'invecchiamento.
Guai se la plebe comincia a gustare il sangue! E' un ubbriaco che più beve, più desidera il vino.
Il vino consumato dallo imbriaco. Esso vino col bevitore si vendica.
Ci sarà allegria anche in agonia col vino forte: porterà sul viso l'ombra d'un sorriso tra le braccia della morte.
Quello che Freud è per la psicanalisi, io lo sono per il vino.
Il vino è una specie di riso interiore che per un istante rende bello il volto dei nostri pensieri.