Il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni.
Bisogna essere davvero un grand'uomo per saper resistere anche contro il buon senso.
Eroe o pezzo di fango, non c'era via di mezzo per me, per l'uomo comune, dico, è vergogna infangarsi, ma l'eroe sta troppo in alto perché si possa infangare del tutto, per conseguenza si può stare nel fango.
In alcuni casi è davvero più ammirevole lasciarsi trasportare da un'emozione, per quanto irragionevole, ma comunque generata da profondo amore, che non rimanere ad essa insensibili.
L'umanità troverà in se stessa la forza di vivere per la virtù anche senza credere nell'immortalità dell'anima! La troverà nell'amore per la libertà, per l'uguaglianza, per la fratellanza.
Noi abitiamo in un paradiso, ma non ci curiamo di saperlo.
Vittorio Foa all'on. Pisanò in un dibattito televisivo:"Se avesse vinto lei io sarei ancora in prigione. Avendo vinto io, lei è senatore della repubblica e parla qui con me".
Il cuore ha le sue prigioni che l'intelligenza non apre.
Le carceri sono luoghi favorevoli alla lettura dei testi di filosofia.
L'attuale sistema carcerario non funziona, è abominevole.
La prigione è il luogo dove si promette a noi stessi il diritto di vivere.
La prigione è un paradiso socialista, dove l'uguaglianza prevale, tutto viene fornito, e la competizione è eliminata.
Dalla prigione ci esci vivo, dalla guerra no. Tutto il resto, sono parole.
In carcere, con rispetto parlando, stavo tra persone perbene.
I colpevoli, per mancanza di prove, stanno per intanto sotto chiave, ma conto di metterli fuori entro una settimana circa. Per ignoranza han trasgredito gli ordini!
La questione non è se la prigione può aiutare, né se la sua condanna possa servire da deterrente per qualcun altro. Il punto fondamentale è quello di proteggere la società.