La burocrazia improduttiva e infeconda è il polo opposto del comunismo.
Condannatemi, non importa, la storia mi assolverà.
Le idee non hanno bisogno di armi, se sono in grado di convincere le grandi masse.
Si parla tanto del fallimento del socialismo, ma che successo ha avuto il capitalismo in Africa, Asia e America Latina?
Il processo rivoluzionario è intrinsecamente il miglior programma di sanità pubblica possibile.
Il comunismo è come il proibizionismo: l'idea era buona, ma non ha funzionato.
C'era una cosa nel campo che ci disturbava non poco, togliendoci quella pace e quella serenità che ci erano tanto care. Era l'assillante propaganda politica affidata a comunisti italiani rifugiati in Russia.
Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro del comunismo.
Il comunismo è così profondamente una religione terrena, che ignora di essere una religione.
Il comunismo, per noi, non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente.
L'adesione al comunismo è il rito che permette all'intellettuale borghese di esorcizzare la sua cattiva coscienza senza abiurare il suo essere borghese.
Il comunista è colui che è dalla parte di chi lavora.
Ma prima o poi i poveri si accorgeranno: se i ricchi stanno con i comunisti o c'è qualcosa che non va nei ricchi o c'è qualcosa che non va nei comunisti.
Quel che contraddistingue il comunismo non è l'abolizione della proprietà in generale, bensì l'abolizione della proprietà borghese.
Dicono che ci siano solo due posti dove il comunismo funziona: in cielo, dove non ne hanno bisogno, e all'inferno, dove ce l'hanno già.