Le nostre carceri sono fabbriche di delinquenti o scuole di perfezionamento dei malfattori.— Filippo Turati
Le nostre carceri sono fabbriche di delinquenti o scuole di perfezionamento dei malfattori.
La ferocia dei moralisti è superata soltanto dalla loro profonda stupidità.
Il famoso "si vis pacem para bellum" non è che un giuoco di parole da oracolo di Delfo. Torniamo, signori, al senso comune, che dice: "si vis pacem para pacem.
Le catastrofi politiche non vengono se non siano in qualche modo consentite o volute.
Le carceri italiane, nel loro complesso, sono la maggior vergogna del nostro paese. Esse rappresentano l'esplicazione della vendetta sociale nella forma più atroce che si abbia mai avuta.
Viziosa è ogni specie di contronatura. La più viziosa specie d'uomo è il prete: egli insegna la contronatura. Contro il prete non si hanno ragioni, si ha il carcere.
Quando leggo i giornali alla mattina mi arrabbio. E allora penso a Epicuro che diceva che per star sereni bisogna star lontani dalla prigione degli affari e della politica. Aveva proprio ragione.
Rorschach [Dopo aver gettato olio bollente a un detenuto che voleva ucciderlo]: "Nessuno di voi ha capito. Non sono io rinchiuso qui dentro con voi. Siete voi rinchiusi qui dentro con me".
Nel vocabolario delle prigioni un incorreggibile è un essere umano temibile fra tutti.
Quando il gatto danza è per isolare la sua prigione e quando pensa è solo fino alle pareti dei suoi occhi.
Lo zoo è una prigione per animali che sono stati condannati senza processo e giudicati colpevoli perché io non faccio nulla a riguardo. Io volevo vedere un pescatore di ostriche, così non ero meglio delle persone che avevano messo in gabbia il pescatore di ostriche perché potessi vederlo.
Se si rifiuta il proprio corpo, esso diventa la propria prigione.
Dire qualcosa sul carcere, sulla giustizia, sui tossicodipendenti e sui recidivi? Ricordare che Dio, quando vuole la rovina di qualcuno, lo manda fuori di testa? Mi accontenterò di consigliare la lettura di Oscar Wilde...
Chi apre la porta di una scuola, chiude una prigione.
È finito in prigione perché urlava di non essere libero.