È il sovraccarico depressivo che precede tutti movimenti e l'innamoramento.
Nell'innamoramento la persona più semplice e sprovveduta è costretta, per esprimersi, ad usare il linguaggio della poesia, della sacralità e del mito.
Il morso dell'invidia è quello spasmo doloroso che ci afferra nostro malgrado alla vista di qualcuno che possiede quello che non possediamo e che desideriamo. E' il prodotto della vertigine della mancanza.
L'invidia è una pandemia.
La speranza non può essere basata soltanto sull'ottimismo. Deve avere radici più profonde nella moralità, nella forza d'animo.
L'evoluzione di tutte le specie viventi, compreso l'uomo, è avvenuta grazie alla selezione naturale.
Molti attacchi di depressione non sono altro che l'espressione del dispiacere per dover essere virtuosi.
La depressione è un male di vivere talmente penetrante che il pensiero della morte diventa un balsamo, una consolazione.
La distanza che separa l'ammettere dall'accettare è la depressione.
Sono solo un pagliaccio depresso esattamente come chiunque altro.
Fai disonore alla depressione.
Non ti senti depresso ogni tanto? 'Ehi, ti senti bene?'.
Oggi la maggioranza della gente muore di un deprimente buon senso e scopre, quando è troppo tardi, che l'unica cosa di cui non ci si pente mai sono i propri errori.
Durante la mia malattia non ho pensato di rimettere mano al testamento, mi avrebbe depresso. Voglio continuare a divertirmi e lavorare nella mia azienda che resterà indipendente anche se ci saranno cambiamenti nel management.
Era così depresso, che ha cercato di suicidarsi inalando vicino ad un armeno.
Per un vero pessimista, essere in pericolo non è deprimente.
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