Chi non sa viver solo morirà in compagnia.— Francesco Algarotti
Chi non sa viver solo morirà in compagnia.
La ignoranza dell'uno è la misura della scienza dell'altro.
I filosofi non sono meno fastidiosi, e niente meno da temere dei gelosi; con quel loro volere guardare le cose tanto per sottile, gli uni cercano di distruggere la virtù, e gli altri la bellezza.
Sotto alle più belle azioni ci è la vanità, come sotto a' più bei ricami ci è lo spago.
È stato detto, che il più pazzo popolo del mondo sarebbe un popolo di savi, come il più cattivo esercito sarebbe un esercito di capitani.
Il solo frutto che gli uomini cavano dalla ignoranza è che possono essere superbi.
Che non tutti possano vivere allo stesso modo, lo capisco, ma la differenza può essere tanto grande?
Vivere è come scalare le montagne: non devi guardarti alle spalle, altrimenti rischi le vertigini. Devi andare avanti, avanti, avanti... Senza rimpiangere quello che ti sei lasciato dietro, perché, se è rimasto indietro, significa che non voleva accompagnarti nel tuo viaggio.
Si può imparare a vivere? Evita qualsiasi frenesia, lascia che i tuoi giudizi smascherino la stupidità. Ridi, ma senza fretta.
Non c'è motivo di credere che uno sia vissuto a lungo perché ha i capelli bianchi o le rughe: non è vissuto a lungo, ma è stato al mondo a lungo.
Vivere è l'arte di diventare quello che si è già.
Prima bisogna vivere, e dopo si può filosofare.
Vivere non è abbastanza, uno deve avere il Sole, la libertà e un piccolo fiore.
Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita.
Viviamo insieme in un'unica grande favola che nessuno sa cos'è.
Vivere è far vivere l'assurdo.